Vai direttamente ai contenuti

Home > Notizie ed eventi > ISTAT - Incidenti stradali 2019 FOGGIA

ISTAT - Incidenti stradali 2019 FOGGIA

02.12.2020

 

ACI-ISTAT
INCIDENTI STRADALI 2019 A FOGGIA:
DIMINUISCONO I MORTI (-13), AUMENTANO INCIDENTI (+39) E FERITI (+114)


Foggia, 11 novembre 2020 - Foggia 2019: diminuiscono i morti -13 (45 contro i 58 del 2018), aumentano gli incidenti +39, (1.277 rispetto ai 1.238 dell’anno precedente) e i feriti +114, (2.317, erano 2.203 nel 2018).


Sono i dati del Rapporto ACI-ISTAT sugli incidenti stradali a Foggia lo scorso anno.


I costi sociali sono stati pari a 179,53 milioni di euro.
Con 13 decessi in meno, rispetto al 2018, Foggia è stata una delle province che nel 2019 ha conseguito i migliori risultati in termini di sicurezza stradale, continuando il trend positivo del decennio in cui sono state risparmiate, complessivamente, 168 vite rispetto ai livelli del 2010.


Permane, tuttavia, un indice di mortalità troppo elevato, quasi doppio rispetto alla media nazionale (3,52 contro 1,84). Manfredonia, San Severo, Cerignola, Mattinata, oltre al capoluogo, i Comuni con più incidenti e più vittime. Giugno e luglio i mesi in cui si muore di più.


Sulle strade extraurbane ad unica carreggiata doppio senso di marcia si sono registrati il maggior numero di vittime: (33 su 45; nel 2018, però, erano 50 su 58). Lo scontro frontale ha mietuto 10 vittime, mentre altre 5 sono dovute a scontri fronto-laterali o laterali; 8 i decessi per urto contro ostacoli fissi e 5 per fuoriuscita. 
La velocità è il principale responsabile degli incidenti mortali, segue la distrazione.


Gli incidenti coinvolgono soprattutto le autovetture, (l’80% dei veicoli contro il 67% nazionale) sui quali viaggiano più persone: 0,9 infortunati per veicolo coinvolto morti+feriti), a fronte di una media nazionale di 0,7; a Foggia i passeggeri sono il 37% degli infortunati, mentre la media italiana è pari al 23%. Pochi i veicoli a due ruote a motore e le biciclette coinvolte in un incidente stradale, sempre rispetto alla media nazionale. Due i pedoni deceduti (nel 2018 nessuno).


A pagare il maggior tributo, sia in termini di decessi che di feriti, restano, comunque, i conducenti maschi delle fasce di età 30-54 seguiti dai giovani 18-29 e dagli anziani 65+.